Si sono conclusi nei mesi scorsi gli scavi presso il Quartiere delle case bizantine a Gortyna di Creta, condotti dalla Scuola Archeologica Italiana di Atene (SAIA) e dal Dipartimento di Studi Umanistici UniMC, con il sostegno dell’Eforia di Heraklion.
La missione archeologica dell'Università di Macerata, diretta dal prof R. Perna, ha portato a termine le indagini del cd. Edificio Sud (Figg. 2-3), un monumento pubblico costruito nel IV sec. d.C. su una precedente struttura romana, che nel VII sec. d.C. subì delle trasformazioni funzionali.
Presso il Complesso meridionale, è stato scavato un monastero con una piccola chiesa a una navata e parte degli ambienti di servizio intorno ad un cortile (Figg. 4-5). L'edificio fu costruito probabilmente nel V sec. d.C., subì alcune modifiche e rimase in uso fino all’VIII sec. d.C.
Il quartiere delle Case bizantine è stato messo in luce su una superficie di mq 3.200 circa. In quest’area le indagini hanno evidenziato un fitto reticolo di edifici costituiti da case, costruite tutte in ciottoli e materiale di recupero, con vani a pianta regolare e pavimenti in terra battuta, con botteghe e laboratori (di ceramisti e vetrai) serviti da un sistema di cortili e di vie secondarie, sviluppatosi in più fasi (fino a cinque) dall’epoca tardo antica e la prima età bizantina, fino al definitivo abbandono dell’area urbana nell’VIII-IX secolo.